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Inviato da avatar Alessandro Marzocchi il 12-02-2019 alle 06:55

(all'origine pubblicato mercoledi 6 febbraio 2019 H 10:36:00  (testo di Alvise Farina, Verona)
Caro Duccio, mi permetto di scriverTi anche se ho la coscienza non candida dato che sono molto assente da Punta Ala sia fisicamente che dai suoi molti problemi.
Intanto Ti rivolgo il più sentito ringraziamento per la Tua opera tanto meritoria quanto, spesso, ardua!
Da tre giorni mi trovo qui a Punta Ala, con mia moglie, dato che amiamo, a volte, toglierci dagli impegni cittadini ed immergerci nella pace di questo splendido mondo, spesso dimenticato.
Così, dal nostro piccolo appartamento al porto, godiamo dei colori del tramonto e del concerto delle sartie sbattute dal vento, ma non posso mancare di fare alcune osservazioni.
Scendendo la strada verso la sbarra di accesso al porto, non posso non intristirmi nel vedere, sulla destra, poco dopo l'ingresso dell'hotel Cala del Porto, la sfilata delle tettoie/parcheggio, in legno e paglia, semidistrutte e abbandonate: un bruttissimo ingresso verso il porto!
I proprietari dovrebbero essere richiamati alle loro responsabilità.
Sono molto lieto che, a quanto mi si dice, il progetto dell'ingrandimento del porto prenda forma ma, a prescindere dai tempi "italiani" per la sua realizzazione, ritengo che debba essere messo in atto uno sforzo notevole per dare un assetto invitante al retroterra. Se anche avessimo uno splendido approdo per megayacht ma non fossimo in grado di offrire un'adeguata accoglienza a terra ( ristorante, negozi, magari un servizio navetta, ma anche parcheggi, ecc.) l'approdo sarebbe destinato a restare deserto!
Ieri sono andato al Puntone: ovviamente anche questo porto di Scarlino era più o meno deserto, ma i pochi locali aperti sembravano di ottima qualità per l'armonia degli arredi che davano un senso di armonica estetica all'insieme.
Punta Ala, sotto molti aspetti è molto più attraente del Puntone, ma il frequentemente citato disordine degli arredi, specie esterni, dei bar e ristoranti, squalifica il livello che la località dovrebbe ambire di mantenere.
Piazzetta Luna Rossa: sembra il simbolo della decadenza! Il monumento che ne è al centro, da molti mesi è transennato per provato rischio di crollo e tutto il prato che si trova al centro della piazzetta, il cui nome racconta di un grande successo sportivo, è precluso per i rischi connessi all'esistenza della scultura che dovrebbe essere semplicemente abbattuta! Possibile che non venga trovata una logica e rapida soluzione?
In questo periodo, poi, Punta Ala sembra morta e la tristezza si estende ai pochissimi che sono presenti!
So che questo tema è di difficile soluzione ma mi domando se non sarebbe possibile, con l'aiuto degli esercenti più intraprendenti, far rete con lo Yacht club, il golf, il Marina, l'attività ippica e alcuni alberghi, di lanciare pacchetti che includano alcune attrattive a prezzi interessanti, non escludendo anche la possibilità di promuovere convegni di qualsiasi natura.
Ieri ero alla Bussola, il cui proprietario ( è anche, se non erro, gestore del golf) tiene aperta la sua struttura tutto l'anno e, in questa stagione, offre un pacchetto che comprende l'alloggio, il green fee e altre amenità per potersi garantire almeno alcune presenze.
Bene il progetto della pista ciclabile e benissimo il rinnovato rapporto di collaborazione con il Comune di Castiglione!
E' ben vero che il numero di residenti a Punta Ala non rappresenta una sufficiente forza politica, sotto l'aspetto dei possibili schieramenti, ma il turismo e i proprietari di case e fondi, versano al Comune un bel gruzzolo in tasse e servizi e danno, probabilmente, anche lavoro ad un certo numero di abitanti di Castiglione!
Altro punto che mi sembra degno di attenzione: lo stato di pericolo rappresentato dal rettilineo stretto e delimitato da fossi che da Pian d'Alma porta a Punta Ala.
Una domanda certamente ingenua: non sarebbe possibile federare le varie associazioni che si trovano sul territorio in modo da dare maggior forza alle richieste che sono in essere?
Divide et impera non mi sembra che sia, oggi, una scelta vincente!
Ti prego di scusarmi per questa sbrodolata ....
Con viva gratitudine e cordialità ti saluto con molti auguri per la Tua generosa dedizione.
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Alvise mi ha autorizzato a pubblicare la mail, lo faccio volentieri perchè racconta tutti i problemi di Punta Ala.
I commenti in corsivo sono mie opinioni personali, non vangelo.Più civismo da parte di noi tutti, più controlli, per i quali ho una proposta futuristica ma non troppo: videosorveglianza anche attraverso auto a guida autonoma, aiuterebbe anche se il civismo ... chi non ce l'ha non se lo può dare, e penso a noi tutti italiani
(1) I proprietari dovrebbero essere richiamati alle loro responsabilità ... per l'abbandono di tettoie parcheggio.
Più civismo da parte di noi tutti, più controlli, per i quali ho una proposta futuristica ma non troppo: videosorveglianza anche attraverso auto a guida autonoma, aiuterebbe anche se il civismo ... chi non ce l'ha non se lo può dare, e penso a noi tutti italiani.
(2) occorre dare un assetto invitante al retroterra ...
Perchè Marina di Punta Ala, società che gestisce il porto, dovrebbe investire nel retroterra? Altro è contribuire insieme ad altri interessati: manca il sistema Punta Ala, credo che stiamo cominciando a costruirlo. Punta Ala è sistema unitario, senza far sistema non si risolve niente: sono necessari ma non sufficienti gl'interventi di Comune, o Golf, Porto od altre componenti.
(3) Puntone ... dà un senso di armonica estetica all'insieme.
Puntone ha alle spalle una guida unitaria. A Punta Ala - cose di mezzo secolo fa - i primi acquirenti d'immobili furono impegnati ad aderire ad un consorzio, col senno di poi potremmo rimproverare la società Punta Ala di non avere concretizzato il consorzio, sul quale ricordo tentativi successivi tutti senza fortuna. Miglior fortuna ha avuto il consorzio di Roccamare ma ognuno di noi italiani è pronto ad alzare la bandiera dell'individualismo. Per recuperare occorre coesione, competenze, volontà ed anche qualche soldo ... costruire il sistema Punta Ala, COMUNITA' è un tentativo che potrà aver successo od anche fallire: dipende da noi, non da altri.
(4) far rete ... lanciare pacchetti ... convegni ...
(ancora una volta ...) E' necessario costruire il sistema Punta Ala. Alvise ha portato esempi di un'attenzione concentrata sul "proprio particolare", continuo ad essere convinto di quanto proposto in Proviamoci!
(5) rinnovato rapporto di collaborazione con il Comune ...
Una collaborazione vera è ancora da costruire, il successo è ancora lontano ma vedo segnali positivi i quali indicano che il percorso è avviato, ed è merito di tutti.
(6) il turismo e i proprietari di case e fondi, versano al Comune un bel gruzzolo ... e danno lavoro ...
Le tasse vanno pagate con criteri di progressività e per contribuire alle spese pubbliche in relazione alla capacità contributiva (art 53 Costituzione); noi di Punta Ala siamo fortunati ma abbiamo anche diritto di conoscere quanto paghiamo al Comune, e di ottenere dal Comune più attenzione e con maggiore costanza di quanto avvenuto negli ultimi decenni. Ma non possiamo chieder tutto al Comune.
(7) è pericoloso il rettilineo ... da Pian d'Alma a Punta Ala ...
E' pericoloso, lo sarebbe molto meno rispettando il limite di velocità.
(8) sarebbe possibile federare le varie associazioni (di Punta Ala)?
E' possibile e doveroso, più che un'unica associazione è necessaria coesione d'intenti, a parole e soprattutto nei fatti, coesione ancora da costruire ma abbiamo cominciato.

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