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Inviato da avatar Alessandro Marzocchi il 28-11-2018 alle 12:56

(all'origine pubblicato domenica 29 luglio 2018 H 10:10:00)
Prima dell'ordine era il caos, il quale è stato un poco il sottofondo dell'incontro: responsabilità di chi scrive per la parte negativa, merito di molti per quella positiva. Va anche ricordato che l'incontro era stato proposto come aperto, senza ordine del giorno ...
Pur amando la pigrizia, mi è piaciuta la proposta finale di Carla Segoloni, socia, per una biciclettata fra Punta Ala e Pian d'Alma, pedalata reale ma anche presa in carico metaforica dell'argomento ciclabile: ho promesso di occuparmene.
Numerose presenze, sala quasi piena con molti volti nuovi: se arriveranno nuovi soci faremo festa, intanto COMUNITA' ringrazia Fabrizio Felici e Francesco Verrienti, vicepresidente di COMUNITA', per il lavoro capillare d'informazione sulla riunione. Per le stampe poi affisse, grazie a Renato Lessi, Mirella Maestrini di Elettra, Yacht club.
Fabrizio Felici ha aperto l'incontro con una breve relazione: per pubblicarla lo spazio è pronto.
Leone, non socia, ha lamentato il buio in via dell'equitazione, la discarica in piazzale dei pini, il mare torbido.
Biondini, non socio, ha criticato il degrado generale, la mancanza di un parco giochi per bambini, la disunione fra associazioni, le perdite dall'acquedotto allo scoglietto.
Carla Mormino, socia, ha invitato a vedere le positività, a preparare un elenco (la lista della spesa) delle cose da fare anche in vista degl'interventi che il Comune si è impegnato a fare a Punta Ala.
Donatella Gardi, socia, chiede griglie sulle fossette verso il Gualdo alla rotonda d'ingresso e marciapiedi nella strada di accesso, lamenta l'inesistenza di comunicazione verso la stampa locale e la trascuratezza del campone (fra distributore Esso e mare) per la quale chiede s'imponga ai propietari di provvedere.
Fabio Leonini, non socio, concorda con tutto, però vede una Punta morta ed invita a volare alto, pensando anche a nuovi volumi da costruire per alberghi.
Muzzi, non socia, è invece convinta che bisogna risolvere i piccoli problemi: spazzatura, strade, spiagge, mare, cantieri con tombini aperti al barbiere.
Valentina Pietrantoni, non socia, espone un lungo elenco di opere e problemi: lampioni da Pian d'Alma a Punta Ala, marciapiedi, ciclabile, grate a chiusura fossi, sabbie troppo granulose, pennelli frangiflutti, acquedotto, carte di credito non accettate, raccolta differenziata, presentazione accogliente ed ordinata all'ingresso di Punta Ala.
Graziano Moscatelli, non socio, è convinto che nulla migliorererà senza referenti del Comune sul posto.
Alcuni miei chiarimenti sugl'interventi.
Lista delle cose da fare: Felici l'aveva pronta, non l'ha esposta per un equivoco fra lui e me; anche se non mi sento colpevole, mi assumo la responsabilità, conto sulla competenza professionale di Carla Mormino per evitare confusione fra quest'ultima lista della spesa, il sondaggio fra i soci completato nell'autuno 17, e quello aperto a tutti e da poco avviato sul web all’indirizzo www.comunitadipuntaala.it . Perchè, in una od altra forma, tutti parlano di cosa fare per Punta Ala.
Collaborazione fra associazioni: COMUNITA' ha manifestato e continua a manifestare massima apertura alla collaborazione, non può imporla con la forza. Da ricordare che COMUNITA' è l'unica associazione aperta a tutti (operatori, proprietari, residenti), le altre sono associazioni chiuse per alcuni soggetti. Per noi, confermo e ripeto: nessuna rivalità, massima apertura.
Nuovi volumi: una volta edificati rimangono, sia o meno un successo la loro attività. Pensare ad utilizzare i volumi non utilizzati ed in vendita?
Volare alto: è l'impegno di chi scrive queste righe, Punta Ala non si rilancia senza l'impegno di tutti, senza equilibrio fra piccoli problemi (ci sono e vanno risolti) ed un progetto ampio.
Referente del Comune sul posto: è una delle richieste già presentate al Sindaco con documento scritto.
Valfredo Di Mase ha rimproverato la perdita di tempo: si doveva leggere la lista della spesa.
Grazie a chi ha partecipato portando passione; passare dalle parole ai fatti non è facile, ed il primo passo è quello di associarsi per dar forza a richieste che nascono dal coinvolgimento aperto come quello di oggi (ma ... non è la prima volta!).
La quota di adesione a COMUNITA' è di 10 €/anno, ma nessuno brontolerà se il versamento sarà superiore, la media dei versamenti per l'anno in corso è di 60 € a testa.
Chi vuole iscriversi, trova istruzioni e statuto qui. Può anche scrivere a comunitadipuntaala@gmail.com .
Nonostante i molti difetti (cercheremo di risolverli), COMUNITA' si sente con la coscienza a posto, la sua forza dipende dal numero degli associati.

Commenti
* Carla Segoloni mercoledì 1 agosto 2018 18:59:00 CEST
L‘idea di una biciclettata da Punta Ala a Pian d’Alma nasce dal sogno di veder finalmente realizzata una pista ciclabile per permetta a ciclisti, pedoni e automobilisti di percorrere in sicurezza la pericolosissima strada provinciale di accesso a Punta Ala, la SP61, rompendone -almeno per un giorno- l’ormai annosa attesa.
Per una che vive da 40 anni in Olanda, la nazione in cui ci sono 1,3 biciclette per abitante, dove ogni località è raggiungibile da qualsiasi altra attraverso una fitta rete di percorsi ciclabili e il governo ne incentiva sempre con maggior forza l’uso anche per andare al lavoro, è una vera frustrazione non poter usare la bicicletta durante le vacanze a Punta Ala.
Frustrazione tanto più grande in quanto circa metà dei 9 km dal Porto a Pian d’Alma sembrano lì già praticamente fatti: il tratto in pineta di circa 1 km che va dal baracchino distrutto ai campeggi, passando per Casetta Civinini, e il tratto di circa 3 km -lungo i poderi- dalla strada che porta a Rio Alma fino all’Agriturismo ‘Punta Ala’ di Ricci.
Ma lungo tutta la strada, ripulendole e sistemandole, le banchine potrebbero essere utilizzate da ciclisti e pedoni che, battendo quotidianamente il percorso, potrebbero automantenerselo.
Insomma, viene quasi la voglia di metterci tutti al lavoro e di farcelo da soli il nostro percorso ciclabile! Anche per il tratto più stretto e pericoloso, quello lungo ‘i muraglioni’ (circa mezzo km), non mancherebbero ottime soluzioni all’olandese...
La nostra biciclettata, oltre che costituire un evento ludico ricreativo da vivere insieme, ha perciò anche la finalità di sensibilizzare il sindaco e l’amministrazione comunale al problema della sicurezza e di contribuire a dare un’accelerata alla realizzazione del progetto esistente, che aggiungerebbe un’inestimabile valore ambientale e civile a questa meravigliosa località.
Carla Segoloni Felici

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