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Inviato da avatar Alessandro Marzocchi il 02-12-2018 alle 17:01

(all'origine pubblicato lunedi 29 ottobre 2018 H 16:36:00)
Il titolo fa riferimento al Times, quando informò che il servizio traghetti era interrotto causa nebbia (Nebbia sulla Manica, il continente è isolato).
Coi locali e qualche amico siamo prigionieri a Punta Ala, ora nella sua primitiva versione, quella vera: natura, tempestosa ma natura, isolati non siamo noi ma il resto del mondo ...
Con la solidarietà per chi lamenta danni e la speranza che il peggio stia passando, è l'occasione per ripetere le ragioni per amare Punta Ala, prima di un breve aggiornamento sull'incontro di sabato scorso all'Alberese, Parco regionale della Maremma, ben organizzato sulla ciclabile tirrenica da Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
Troppo ignorante per riferire i dettagli tecnici dell'incontro, mi limito alle notizie di nostro interesse diretto.
Ero convinto - colpa mia - che il tratto puntalese di ciclabile fosse una bretella della ciclovia tirrenica, bretella importante ma secondaria, ed invece è l'unico tratto, per variante proposta dal Comune ed accettata ai livelli superiori: da Pian d'Alma a Castiglione la tirrenica avrà un solo percorso, arriverà a Punta Ala per proseguire da Rio Palma verso Rocchette ... entusiasmo dei presenti (quando non ciclisti: ingegneri, magistrati ...).
A me pare una buona notizia, non provo nessun imbarazzo a riconoscere il merito del Comune il quale ha anche ricevuto apprezzamento di Fiab e Regione Toscana per essere il più avanzato - o fra i più avanzati - nei numerosi adempimenti di progettazione e finanziamento.
Confermato il costo previsto - 3,3 milioni - per il tratto castiglionese, dal confine nord col comune di Scarlino al confine sud col comune di Grosseto.
Confermato l'impegno del Comune a coprire la propria parte di finanziamento, 20%, cioè circa 650 mila euro.
Confermato anche l'impegno della Regione, la quale avrebbe anche proposto al Ministero di consentire la realizzazione anticipata dei tratti man mano che si fosse pronti ma ... risposta negativa da parte del Ministero.
Confermati anche ... i tempi geologici: la Regione ha affermato che sarebbe felice di avviare nel 2020 l'incarico della progettazione ... chi vivrà vedrà la ciclabile e la percorrerà.
Propongo ciò che a me pare semplice buon senso: realizzare quel che si può, senza sprecare niente e quale preparazione di ciò che si dovrà fare in tempi successivi.
Ad esempio il tratto Pian d'Alma Punta Ala.
Sul tracciato ufficiale.
Col fondo (inizialmente) provvisorio, terra battuta.
... piuttosto che niente, è meglio piuttosto.
Se lo facessimo, saremmo deferiti a qualche corte di giustizia?
Rischieremmo sanzioni?
Costruiamo il sistema ..., tutti insieme, a volte il sistema è Punta Ala, a volte è più grande, in questo caso è Punta Ala ed anche gl'interessati al cicloturismo. Ovviamente, resta doveroso ascoltare anche le opinioni contrarie.
Con queste intenzioni, intanto chiedo al Comune di mettere in linea la mappa del tracciato ufficiale, nei formati più utilizzati (Google maps, Open Street Maps) ed in quelli abituali per i ciclisti, insieme ad un cronoprogramma ... per aiutare a capire.
Le burocrazie possono avere un volto umano? E non restare linguaggio ostrogoto limitato ai soli addetti.
Grazie fin d'ora.
PS
Ovviamente, dopo che il maltempo sarà passato.

Commenti
* Luigi Lotterio martedì 30 ottobre 2018 17:21:00 CET
Non capisco se i soldi ci siano oppure no; da dove verrebbero (Ministero, Regione, Provincia)?
Mi sembra che siano disponibili anche dei fondi EU.
Nel caso della ciclabile del Garda è stata approvata (un anno fa) dal ministero (v. i links ) la realizzazione per lotti .
Quali sono i passaggi critici? Forse il crono programma e il progetto ci aiuteranno a capire.
- https://www.ildolomiti.it/societa/lanello-del-garda-si-fa-realta-definite-le-quote-di-finanziamento-al-trentino-i-due-lotti
- https://agireperiltrentino.it/pista-ciclabile-garda-provincia-speso-76-milioni
* alessandro marzocchi martedì 30 ottobre 2018 17:37:00 CET
Il bicchiere è mezzo pieno. Ma anche mezzo vuoto.
Questo ho capito: mezzo pieno perchè il Comune sta accantonando quanto di sua competenza e Regione Toscana porta avanti la sua parte.
Mezzo vuoto perchè nell'ipotesi più ottimistica, solo nel 2020 partirebbero i bandi per la progettazione, necessaria ma nessuno pedala, percorre un progetto. Ed inoltre, imprevisti potrebbero destinare altrove i fondi.
Siccome posso aver capito male ho chiesto trasparenza su tracciato e cronoprogramma.
Ho chiesto anche buon senso ... piuttosto che niente, intanto si faccia "un metro" e/o intanto si faccia un tracciato sterrato.
* Carla Segoloni Felici mercoledì 31 ottobre 2018 12:03:00 CET
Se il tratto da Pian d'Alma a Punta Ala è progettato come unico percorso della Ciclovia Tirrenica per arrivare a Castiglione -come alcuni indizi ci avevano già fatto pensare-, la buona notizia è che sicuramente sarà fatto.
La notizia di giudizio incerto è il percorso, che dalle cartine finora rese pubbliche non è affatto chiaro: lungo la SP61 dove lo spazio ci sarebbe stato da sempre ed oggi si tratterebbe per lo più di riempire i due fossi scavati lateralmente per farne due corsie separate? Oppure?
E l'attraversamento del "centro" dal cartello "Benvenuti a Punta Ala" fino al bivio per Rio Palma come avverrebbe? Ritengo che queste siano decisioni cruciali a cui tutte le Associazioni di Punta Ala dovrebbero partecipare, sperando che siano ancora in tempo.
La cattiva notizia è che i tempi sono incerti e perciò il pessimismo dell'esperienza dice che saranno lunghissimi.
Non ci rimane allora che fare appello all'ottimismo della volontà delle centinaia di sottoscrittori della petizione per la ciclabile e delle autorità amministrative sensibilizzate all'iniziativa; e al buon senso, di cui Alessandro Marzocchi in questo post: "realizzare quel che si può, senza sprecare niente e quale preparazione di ciò che si dovrà fare in tempi successivi". La messa in sicurezza della SP61, in particolare del tratto dall'ingresso di Punta Ala (cartello "Benvenuti") fino alla curva delimitata dal guardrail (con pedonale al "Lungomare"), non può aspettare "tempi geologici" o -per dirla più popolarmente- che ci scappi il morto! Basterebbe che il Sindaco e o la Vicesindaco facessero una passeggiata/sopralluogo su quei 400 m. di strada per vedere il pericolo, ma anche le soluzioni a portata di mano. Non mi intendo di lavori stradali, ma il comune buon senso -appunto- mi suggerisce che un camion di terra e dei dissuasori di velocità con sensi alternati al passaggio di biciclette -nei 70-80 metri del muro dello Scoglietto- farebbero già la differenza. Soprattutto, sarebbe una dimostrazione da parte delle autorità amministrative che la Biciclettata del 17 agosto e la Cerimonia di consegna delle firme sono almeno servite a qualcosa: a poter sognare la ciclabile senza l'incubo del pericolo attuale.
* Comunità di Punta Ala giovedì 1 novembre 2018 10:07:00 CET
Mappe del tracciato, indicative e non ufficiali, si trovano nel post "Ciclabile: opinioni e suggerimenti" -, in questo post c'è la richiesta al Comune di mettere in linea la mappa del tracciato ufficiale.

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