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Alessandro Marzocchi

5 anni fa

Sabato 14 settembre 2019 H 11.20

Il G20S 2019 è l'edizione 2019 del tavolo permanente delle 20 più importanti destinazioni balneari italiane; copio il testo del position paper, cioè l’introduzione al tavolo di discussione su Gestione del demanio.
In calce commenti e/o proposte sintetiche.
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Gestione del demanio.
Analisi.
Con l’acquisizione progressiva della rilevanza economica delle spiagge, si sono innescate quelle condizioni che hanno portato a verificare la corrispondenza tra la gestione imprenditoriale delle aree demaniali e gli istituti giuridici che regolavano tale materia, in relazione ai diversi principi delle quattro libertà che regolano i trattati dell’Unione Europea, con la conseguenza di avviare le procedure di infrazione, cui è stato risposto attraverso l’abrogazione delle norme contestate.
Il resto è storia di questi anni, con l’abrogazione del diritto di insistenza nel 2010 e la eliminazione definitiva delle disposizioni del rinnovo automatico nel gennaio 2012, con la pubblicazione della Legge 15.12.2011 n. 217, che conteneva anche una delega finalizzata alla riorganizzazione, ancorchè parziale, della disciplina giuridica della materia, cui però non è stato dato comunque seguito.
In pratica, ad oggi, l’affidamento di una concessione demaniale deve avvenire necessariamente attraverso procedure ad evidenza pubblica, i cui contenuti sono però tutti da delineare e soprattutto ponderare in relazione alle molteplici problematiche connesse all’uso delle aree demaniali non risolte con il precedente quadro normativo e non ancora disciplinate dall’attuale legislazione.
Programmazione.
I contenuti della Legge di stabilità 2018 rappresentano la novità dell’attuale quadro normativo i cui contenuti non corrispondono però agli obiettivi dichiarati sul tema a livello politico cioè di trovare un percorso in grado di escludere le concessioni demaniali marittime da un percorso di evidenza pubblica conseguente l’applicazione della “Direttiva Bolkestein”. La norma sembra disegnare un percorso in cui sia da effettuare, in parallelo, una attività di analisi ed approfondimento di quante e quali attività sono presenti sulle aree demaniali e dall’altro la individuazione di criteri e modalità di selezione dei benefic
Strategia.
Con la legge di bilancio 2019 vengono fissati i termini e le modalità per la generale revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime. In particolare stabilisce le condizioni e le modalità per procedere alla ricognizione e mappatura del litorale e del demanio costiero-marittimo, all’individuazione della reale consistenza dello stato dei luoghi, della tipologia e del numero di concessioni attualmente vigenti nonché delle aree libere e concedibili, all’individuazione della tipologia e del numero di imprese concessionarie e sub-concessionarie, alla ricognizione degli investimenti effettuati nell’ambito delle concessioni stesse e delle tempistiche di ammortamento connesse, nonché dei canoni attualmente applicati in relazione alle diverse concessioni, all’approvazione dei metodi, degli indirizzi generali e dei criteri per la programmazione, pianificazione e gestione integrata degli interventi di difesa delle coste e degli abitati costieri (art. 89, comma 1, lettera h), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.).
Proposte & Temi da affrontare al tavolo.
* Un nuovo modello di gestione delle imprese turistico-ricreative e ricettive che operano sul demanio marittimo secondo schemi e forme di partenariato pubblico-privato, atto a valorizzare la tutela e la più proficua utilizzazione del demanio marittimo, tenendo conto delle singole specificità e caratteristiche territoriali secondo criteri di: sostenibilità ambientale; qualità e professionalizzazio-ne dell’accoglienza e dei servizi; accessibilità; qualità e modernizzazione delle infrastrutture; tutela degli ecosistemi marittimi coinvolti; sicurezza e vigilanza delle spiagge;
* Un sistema di rating delle imprese e della qualità balneare;
* La revisione organica delle norme connesse alle concessioni demaniali marittime, con particolare riferimento alle disposizioni in materia di demanio marittimo di cui al codice della navigazione o a leggi speciali in materia;
* Il riordino delle concessioni ad uso residenziale e abitativo, tramite individuazione di criteri di gestione, modalità di rilascio e termini di durata della concessione nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 37, primo comma, del codice della navigazione e dei principi di imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità e tenuto conto, in termini di premialità, dell’idonea conduzione del bene demaniale e della durata della concessione;
* La revisione e l’aggiornamento dei canoni demaniali posti a carico dei concessionari, che tenga conto delle peculiari attività svolte dalle imprese del settore, della tipologia dei beni oggetto di concessione anche con riguardo alle pertinenze, della valenza turistica.
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Commento, proposte.
Partenariato pubblico privato (... baratto amministrativo?) finora è stato poco utilizzato, e per lo più per facilitare il pagametno di sanzioni, trascurando l’ampio spazio della collaborazione attiva fra pubblico e privato.
L'associazione Comunità di Punta Ala considera il partenariato come mezzo primario per realizzare il proprio scopo (art 2 statuto), nell'attesa che il Comune, controparte necessaria di un accordo di partenariato, risponda fa del suo meglio.
Rating imprese. Credo sia necessaria una valutazione (rating) dell’offerta turistica e non soltanto degli stabilimenti balneari e degli esercizi pubblici ma anche di ogni altra attività inclusi gl’immobili affittati da privati. Il Comune deve garantire imparzialità e trasparenza, ma la valutazione deve tener conto dei giudizi degi utenti finali: quel che conta è la loro soddisfazione (soddisfazione dell'ospite, guest satisfaction). Il Comune deve incentivare, premiare i migliori ancor (... partenariato ...?) e non soltanto sanzionare i peggiori.

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